mercoledì 2 ottobre 2019

Ecologia profonda: pensare come una montagna

Il filosofo norvegese Arne Naess introdusse negli anni '70 il concetto di "ecologia profonda" e coniò l'espressione: "pensare come una montagna".
Si ispirò alle splendide riflessioni e parole di Aldo Leopold, che osservando gli occhi di una lupa morente (alla quale purtroppo aveva sparato) scrisse: "Riuscimmo a vederla appena in tempo per cogliere gli ultimi barlumi di un fuoco verde nei suoi occhi feroci. Allora mi accorsi, e poi l'ho sempre saputo, che c'era qualcosa di nuovo per me, in quegli occhi: qualcosa che conoscevano solo lei e la montagna".
La montagna è il simbolo di un legame perduto tra l'uomo e la forza vitale della natura, quell'energia ancestrale che è all'origine e alla base stessa della vita.
Naess, che nel 1988 divenne presidente di Greenpeace Norway, con i concetti di "ecologia profonda" e del "sé ecologico", concorse a rendere più solide le basi della filosofia ambientalista, ed ispirò quell'attivismo ecologista che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, e che di lì a breve divenne protagonista di una delle sue stagioni migliori.

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